Insegnamento

Diritto fallimentare

Docente
Prof. Delli Priscoli Lorenzo

Settore scientifico Disciplinare

IUS/04

CFU

06

Descrizione dell'insegnamento

L’insegnamento è finalizzato all’apprendimento dei principi generali e degli istituti del diritto fallimentare e del diritto della crisi d’impresa, nella prospettiva del diritto civile, commerciale, pubblico, penale e costituzionale. Pertanto, il fenomeno dell’indebitamento sarà studiato non solo nella legge fallimentare e nel codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza ma anche: nelle leggi che disciplinano il dissesto delle Regioni, degli enti locali e degli enti pubblici in genere; nelle società; nel codice penale; nel codice civile; nella Costituzione.

Particolare attenzione sarà dedicata al cd. diritto vivente della crisi, e quindi alla giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte costituzionale, verificando quali principi giurisprudenziali consolidatisi sotto il regime della legge fallimentare mantengano ancora un valore anche con il codice della crisi

Obiettivi formativi (espressi come risultati di apprendimento attesi)

Al termine di questo corso lo studente sarà in grado di:

Risultati in termini di conoscenza e comprensione

  • individuare le principali fonti normative in una prospettiva storica e diacronica, che regolano la materia del diritto fallimentare e della crisi d’impresa;
  • conoscere le forme di tutela giurisdizionale dei creditori, le procedure di carattere civilistico dirette ad assicurare il pari trattamento dei creditori, le procedure amministrative dirette a superare il dissesto degli enti pubblici;
  • apprendere il concetto della gradualità del passaggio dalla legge fallimentare al codice della crisi d’impresa, della par condicio creditorum e della gerarchia tra crediti prededucibili, privilegiati e chirografari  

Capacità di applicare conoscenze e comprensione
  • applicare le competenze teoriche acquisite sapendo individuare quale istituto sia applicabile a seconda dei presupposti, oggettivi e soggettivi dell’indebitamento;
  • individuare la ratio delle leggi, evidenziando il favore del legislatore per le procedure negoziali e che favoriscono il mantenimento in vita dell’impresa (nell’interesse dei lavoratori e del mercato in genere) rispetto a quelle meramente liquidatorie

Competenze trasversali
  • integrare la comprensione e la conoscenza del diritto processuale civile, grazie allo studio di principi propri del diritto processuale fallimentare e della crisi d’impresa;
  • comprendere la trasversalità del fenomeno economico (l’indebitamento tendenzialmente irreversibile di un soggetto economico) rispetto ai vari settori del diritto che vengono toccati;
  • acquisire capacità critiche, interpretative, di analisi della normativa e della giurisprudenza, di qualificazione giuridica, di comprensione e di valutazione, tali da consentire di affrontare i problemi interpretativi ed applicativi del diritto della crisi e dell’indebitamento sviluppando eventualmente la capacità di esprimere opinioni diverse rispetto alle conclusion della giurisprudenza e alle scelte del Legislatore;
  • riuscire a consultare in modo proficuo, efficiente ed appropriato testi normativi lunghi e complessi come la legge fallimentare e il codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza;
  • sviluppare nello studente un metodo giuridico di approccio critico ai profili fondamentali della materia della crisi, onde risolverle applicando correttamente le nozioni apprese, nella prospettiva di un bilanciamento tra i numerosi e contrastanti interessi in gioco;
  • sapere individuare le pronunce giurisprudenziali di interesse nelle banche dati presenti sul web;
  • padroneggiare, con precisione terminologica adeguata, il lessico tecnico—economico-giuridico proprio della materia sapendo discernere quando ad un unico fenomeno economico (indebitamento) corrispondano termini giuridici diversi (crisi, insolvenza, dissesto).

Prerequisiti

È fortemente consigliato sostenere l’esame di diritto civile e di diritto commerciale.

Contenuti dell'insegnamento

Origini, evoluzione e profili generali del diritto fallimentare e della crisi
Il passaggio da un atteggiamento di disvalore nei confronti del soggetto indebitato ad un approccio più pragmatico della crisi, diretta a limitare i danni per i vari soggetti giuridici coinvolti
Il principio della salvaguardia, nei limiti del possibile, dei posti di lavoro dell’impresa in crisi
Il principio della ragionevole durata del processo
Il principio di prudenza nella redazione dei bilanci
Il principio della par condicio creditorum
Il diritto penale come extrema ratio e la sua funzione dissuasiva
La funzione riparatoria del diritto civile della crisi e il favore per le procedure negoziali di soluzione delle crisi
Il principio della necessità di salvaguardare gli interessi della collettività coinvolti nella crisi di un ente pubblico
I principi costituzionali alla base del diritto fallimentare, della crisi dell’impresa e dell’indebitamento degli altri soggetti economici: la dignità umana, la tutela dell’ambiente, la tutela del lavoro, la correttezza intergenerazionale, il principio del tendenziale pareggio del bilancio degli enti pubblici, il diritto di iniziativa economica, il principio di uguaglianza e di solidarietà

Attività didattiche

Didattica Erogativa
L'insegnamento prevede, per ciascun CFU, 5 ore di Didattica Erogativa, costituite da 2,5 videolezioni (tenendo conto delle necessità di riascolto da parte dello studente). Ciascuna videolezione esplicita i propri obiettivi e argomenti, ed è corredata da materiale testuale in pdf.

Didattica Interattiva
L'insegnamento segue quanto previsto dalle Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Interattiva e l'interazione didattica, e propone, per ciascun CFU, 1 ora di Didattica Interattiva dedicata alle seguenti attività: lettura area FAQ, partecipazione ad e-tivity strutturata costituita da attività finalizzate alla restituzione di un feedback formativo e interazioni sincrone dedicate a tale restituzione.

Criteri di valutazione

Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dai Corsi ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d´esame, la quale deve essere svolta in presenza dello studente davanti ad apposita Commissione ai sensi dell´art. 11 c.7 lett.e) del DM 270/2004.

Modalità di verifica dell'apprendimento

1.     Tipologie di prove d’esame:

L’esame si svolge in forma scritta e/o orale.

La prova scritta consiste in tre domande aperte di tipo tematico/concettuale. Le domande sono predisposte in maniera tale da coprire le principali tematiche trattate nel corso al fine di verificarne il livello di apprendimento (procedure fallimentari e di liquidazione giudiziale o procedimenti negoziali diretti ad affrontare le crisi, le procedure amministrative per affrontare il dissesto degli enti pubblici, l’interpretazione giurisprudenziale delle norme penali in tema di crisi).  
La prova ha una durata massima di 90 minuti ed è prevista la consultazione dei soli testi normativi, non anche delle dispense, del libro di testo, della giurisprudenza o di altro materiale didattico. 

La prova orale consiste in un colloquio nel quale vengono poste al candidato domande formulate in maniera tale da coprire le principali macro-aree del corso (legge fallimentare e codice della crisi, procedimenti amministrativi, diritto penale). I quesiti sono finalizzati alla verifica del livello di apprendimento.

2.     Criteri/regole per l’attribuzione del giudizio finale

Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dai Corsi ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d’esame, la quale deve essere svolta in presenza dello studente davanti ad apposita Commissione ai sensi dell’art. 11 c. 7 lett. e) del DM 270/2004.

Per l’attribuzione del giudizio finale si tiene conto della capacità dello studente di acquisire una approfondita conoscenza della materia e degli istituti giuridici oggetto del corso, dimostrando capacità di applicare in maniera critica le conoscenze acquisite, nonché il corretto utilizzo dei termini giuridici. A tal fine è fondamentale per la preparazione dell’esame lo studio della materia sull’ultima edizione del manuale indicato (testo che riporta i principi generali della materia in modo già sintetico, cosicché non ne andrà svolta un’ulteriore sintesi), lo studio delle dispense, il confronto costante con le fonti normative aggiornate (Costituzione, legge fallimentare, codice della crisi e tutti i testi normativi riportati nelle dispense) e l’attento ascolto delle videolezioni.

Libri di testo

Oltre alle lezioni realizzate dal Docente ed ai materiali didattici pubblicati in piattaforma (slide delle lezioni e dispense a corredo) è obbligatorio lo studio del seguente testo:

G.F. Campobasso, Diritto commerciale, volume III, a cura di M. Campobasso, Contratti, titoli di credito, procedure concorsuali, solo la parte dedicata alle procedure concorsuali, UTET, Torino, sesta edizione, 2022.

Ricevimento studenti

Previo appuntamento (l.dellipriscoli@unimarconi.it)