Teoria dei linguaggi
M-FIL/05
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Il Corso è suddiviso in tre parti/moduli. La prima parte, a carattere istituzionale, è articolata in due sezioni: nella prima si propone una presentazione generale della teoria dei linguaggi dal punto di vista teorico e disciplinare. Si espongono le diverse caratteristiche che essa assume nelle varie tradizione filosofiche, si presentano alcuni concetti fondamentali della disciplina e si propone una sintetica storia delle idee linguistiche che va dalla filosofia antica agli inizi del Novecento. La seconda parte del corso si confronta con la filosofia continentale del linguaggio del Novecento. L’interlocutore prescelto per questo percorso è il linguista ginevrino Ferdinand de Saussure, padre della linguistica generale e ispiratore del paradigma multisciplinare dello strutturalismo. Si proporrà, seguendo la proposta esegetica della filosofa del linguaggio Marina De Palo, un’interpretazione del pensiero linguistico saussuriano che pone al centro il soggetto parlante nella sua dimensione intrinsecamente plurale e relazionale e si vedrà come questo nucleo viene declinato all’interno dello strutturalismo o in dialogo con esso in ambito linguistico, filosofico, psicoanalitico e nel contesto filosofico-linguistico specificamente italiano. La terza parte del corso prende avvio dalla presentazione della filosofia di Vico e dal suo dialogo critico con il pensiero di Descartes, per poi concentrarsi sulla Scienza nuova, capolavoro filosofico di Giambattista Vico. Di quest’opera saranno presentati e spiegati gli elementi fondamentali, approfondendo la riflessione sul plurisemiotismo e sulla sua evoluzione. A tale scopo si esplorerà il ruolo del conflitto costante che oppone secondo Vico la classe dominante dei patres a quella a essa soggetta dei famoli. Poiché nella trattazione vichiana lo strumento discorsivo per eccellenza attraverso cui si esprime l’antagonismo delle classi appare essere l’ironia di essa saranno spiegate le caratteristiche attraverso il modello filosofico-linguistico delineato da Tommaso Russo Cardona. Ci occuperemo infine della discussione sul plurilinguismo in Europa a cui hanno preso parte tre intellettuali europei, Barbara Cassin, Tullio De Mauro, Jürgen Trabant e del progetto di educazione linguistica democratica così come è stato delineato, sul piano linguistico, da Tullio De Mauro che pone il plurilinguismo come caratteristica specifica e ineliminabile della natura umana.
Al termine di questo corso lo studente sarà in grado di:1. Conoscenza e comprensione
Non sono richiesti requisiti specifici
Modulo 1 - Fondamentali concetti semiotici e linguistici e storia delle idee linguistiche1. Introduzione al corsoa) Metodib) Prospettivec) Elenco dei contenuti del corso2. Nascita della disciplina e tradizioni filosofiche a essa legatea) Origine e declinazioni della disciplinab) Analitici e continentalic) Padri fondatori della filosofia analitica del linguaggio3. Concetti fondamentali a) Lingua come strumentob) Lingua come visione sul mondoc) Caratteristiche semiotiche dei codici4. Principi semiologicia) Segnob) Tipologie segnichec) Classificazioni dei codici5. Principi linguistici e comunicativia) Caratteristiche specifiche delle lingue storico-naturalib) Dalla parte dell’utente: imitazione, linguaggio endofasico ed esofasicoc) Il primato della comprensione e l’etica della comunicazione6. Storia delle idee linguistiche: l’antichitàa) Platoneb) Aristotelec) Epicureismo vs. stoicismo7. Storia delle idee linguistiche: Dantea) Dante e l’Italian Theoryb) La filiazione Dante-Vicoc) Il naturalismo linguistico dantesco8. Storia delle idee linguistiche: Dal medio Evo all’età modernaa) Dal Medio Evo al Rinascimentob) La semiotica di Locke e la critica di Leibnizc) Descartes e Spinozad) Il Settecento: Condillac e Herder9. Ottocento a) Il linguaggio nella Romantikb) La filosofia del linguaggio di Wilhelm von Humboldtc) Linguistica storica e comparativismo linguisticod) Psicologismo e antipsicologismo tra Ottocento e Novecento10. Novecentoa) La critica di Croce al positivismo linguisticob) Da Bréal a Frege e Wittgenstein c) Dal comportamentismo di Skinner al cognitivismo di Chomsky Modulo 2 - Saussure e gli strutturalismi 1. L’epistemologia semiotica di Saussure e la sua prima recezionea) La fondazione della linguistica generale e l’epistemologia linguisticab) Il carattere apocrifo del Corso di linguistica generale e l’edizione critica del Corso di De Mauroa) La scuola linguistica di Ginevra e oltre: contributi psicologici, sociologici e antropologici2. Lo strutturalismo linguisticoa) La scuola di Pragab) Bühlerc) Benveniste3. Il dialogo filosofico con lo strutturalismoa) La filosofia delle forme simboliche di Cassirerb) La fenomenologia del linguaggio di Merleau-Pontyc) Ricoeur, Lévi-Strauss, Foucault ed Eco4. La psicoanalisi e lo strutturalismoa) Freud, Jung, Lacanb) Kristeva e Irigarayc) Muraro5. La recezione italiana di Saussurea) Influenza e critica del crocianesimob) Pagliaroc) De MauroModulo 3 - Dalla filosofia del plurisemiotismo di Vico all’educazione linguistica inclusiva dell’Italia contemporanea 1. Origine del linguaggio e origine delle lingue: Giambattista Vicoa) Esposizione dei temi generali del modulob) La filosofia di Vico come riflessione antagonista a quella di Descartesc) Prima presentazione della filosofia vichiana attraverso la sua autobiografia2. Modelli pedagogici, retorica e Cogito: Vico e Descartesa) La critica dei saperi nel Discoursde la méthode di Descartesb) La filosofia del cogito e il linguaggioc) Retorica e modelli pedagogici in Vico3. Verum-factum, ordine divino e geroglifici del mondo civilea) L’origine teorica del principio cardine della Scienza Nuova nell’elaborazione del verum factum convertuntur che risale al De antiquissima Italorum sapientiab) Le varie fasi di elaborazione della Scienza Nuova a partire dal Diritto Universalec) La Dipintura e la sua spiegazione, attraverso cui Vico, dall´edizione del 1730 della Scienza Nuova, introduce, attraverso un’immagine e il suo commento, i principali elementi della sua riflessione filosofica4. Il sapere poeticoa) Struttura dell’operab) Metafisica poetica e logica poeticac) Caratteri poetici e universali fantastici5. La riflessione glottogenetica a) Il dizionario mentale comuneb) Le tre lingue tra modello genetico e paradigma funzionalec) La nuova dottrina dei tropi6. La terza fase e il ricorso storicoa) Dimensioni simboliche e politiche della terza etàb) La degenerazione etica e la nuova barbariec) La dottrina dei ricorsi storici7. L’antagonismo politico e il plusemiotismoa) L’antagonismo politico tra patres e famoli come motore dell’evoluzione del plurisemiotismob) I caratteri poetici doppi e i miti dei patres e dei famolic) La comunicazione plurisemiotica del conflitto di classe8. Mostri poetici e ironia a) La dottrina del mostro poeticob) Comunicazione ironica e derisione nel rapporto tra classe dominante e classe dominatac) L’ironia della Provvidenza9. Ironia come rovesciamento prospettico nel modello di Russo Cardonaa) Ironia come contraddizione consentitab) Ironia e performativoc) Ironia, autoironia e cambiamento di aspetto sulla forma di vita10. Il plurilinguismo in Europa: un dibattito tra intellettuali europeia) La posizione di Trabant su plurilinguismo europeo e ruolo dell’ingleseb) La posizione di Cassin sugli stessi temi e il paradigma della traduzionec) La posizione di Tullio De Mauro e il paradigma sociolinguistico dell’Italia plurilingue11. Il plurisemiotismo di Vico e la strada italiana alla democratizzazione e alla inclusione scolastichea) La legge Codignolab) La legge Falcuccic) La legge Basaglia12. L’educazione linguistica democratica nelle 12 tesi del Giscela) La critica al grammaticalismob) La tutela del plurilinguismoc) Il rinnovamento dei metodi didattici13. Sintesi del percorso compito e guida d’uso a) Riepilogo dei contenuti presentati nei diversi metodib) Metodologie di utilizzoc) Analisi di eventuali criticità
Didattica ErogativaL'insegnamento prevede, per ciascun CFU, 5 ore di Didattica Erogativa, costituite da 2,5 videolezioni (tenendo conto delle necessità di riascolto da parte dello studente). Ciascuna videolezione esplicita i propri obiettivi e argomenti, ed è corredata da materiale testuale in pdf. Le videolezioni rendono costantemente esplicita le metodologie didattiche adottate e le motivazioni di tale scelta al fine di agevolare la comprensione che in una materia filosofica qual è la teoria dei linguaggi è un presupposto essenziale per l'acquisizione adeguata dei contenuti presentati. A tale scopo viene data la priorità alla definizione dei concetti fondamentali di ambito semiotico e filosofico-linguistico di cui viene poi proposto in un secondo tempo una contestualizzazione storico-critica ampia all'interno di una sintesi di storia delle idee linguistiche. Il modello filosofico-linguistico del pensiero vichiano viene a cui è dedicato il secondo modulo di approfondimento viene presentato oltre che da un punto di vista storico-teorico anche rispetto alle implicazioni politico-legislative e pedagogiche che esso ha avuto nella contemporaneità. Ciò consente di fornire una prospettiva inedita di natura applicativa utile a stimolare riflessioni e ulteriori connessioni in quell'ambito.Didattica InterattivaL'insegnamento segue quanto previsto dalle Linee Guida di Ateneo sulla Didattica Interattiva e l'interazione didattica, e propone, per ciascun CFU, 1 ora di Didattica Interattiva dedicata alle seguenti attività: lettura area FAQ, partecipazione ad e-tivity strutturata costituita da attività finalizzate alla restituzione di un feedback formativo e interazioni sincrone dedicate a tale restituzione. Nell'ambito delle aule virtuali verranno discussi i risultati delle diverse tipologie delle prove di verifica presenti in piattaforma sostenute dagli studenti dedicando particolare attenzione alle risposte problematiche e proponendo quesiti alternativi per vagliare il superamento delle criticità rilevate. Eventuali contributi proposti autonomamente dagli studenti verranno ugualmente analizzati mettendo in luce aspetti positivi e criticità.
Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dai Corsi ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d´esame, la quale deve essere svolta in presenza dello studente davanti ad apposita Commissione ai sensi dell´art. 11 c.7 lett.e) del DM 270/2004.
Tutte le prove di verifica e autoverifica intermedie previste dal corso ed erogate in modalità distance learning sono da considerarsi altamente consigliate e utili ai fini della preparazione e dello studio individuali. Le prove di verifica e autoverifica intermedie non sono obbligatorie ai fini del sostenimento della prova d´esame. L’esame si svolge in forma scritta oppure orale, secondo una scelta compiuta dalle studentesse e dagli studenti in base alle proprie esigenze specifiche. Gli esami orali si svolgono nella sede di Roma o a distanza tramite collegamento virtuale, mentre gli esami scritti si svolgono in modalità virtuale o nelle sedi regionali dell’Ateneo che sono state aperte di nuovo dopo l’emergenza pandemica.La prova scritta consiste di 3 domande a risposta aperta che riguardano ciascuna un argomento di uno dei tre moduli di cui si compone il corso. È indispensabile rispondere in modo puntuale alla domanda posta circoscrivendo gli argomenti richiesti. La prova scritta ha una durata massima di 90 minuti.I criteri di attribuzione del punteggio finale per la prova scritta sono fissi: ogni domanda delle 3 proposte viene valutata come sufficiente se raggiunge un minimo di 6 punti mentre il punteggio massimo è di 10 punti. La scala dei voti sufficienti, parte da 18 e arriva a 30. Il docente può alzare il punteggio della prova nel caso in cui lo studente abbia risposto a una domanda ritenuta particolarmente complessa o abbia risposto in modo esauriente o particolarmente brillante a una o più domande. Prove parzialmente o in buona parte identiche avranno una drastica riduzione del punteggio..Nel complesso, i punteggi saranno attribuiti secondo i seguenti criteri:- 18/23: il candidato deve dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di base, dimostrando una conoscenza di fondo degli argomenti previsti nel programma; l’espressione linguistico-comunicativa deve essere di un livello tale da rendere possibile la comprensione dell’elaborato.- 24/26: il candidato deve dimostrare l'acquisizione di una conoscenza abbastanza ampia e approfondita degli argomenti previsti che includa la capacità di operare alcuni collegamenti; la forma linguistica e l’appropriatezza terminologica devono essere di buon livello.-27/29: il candidato deve possedere una conoscenza ambia e approfondita degli argomenti del corso e ottime capacità linguistiche e appropriatezza terminologica.- 30/30 e 30 con lode: il candidato deve dimostrare di avere raggiunto in modo eccellente gli obiettivi previsti: una piena conoscenza degli argomenti, un’ottima capacità di fare collegamento e proporre un’esemplificazione adeguata; deve inoltre mostrare, una forma espressiva e una padronanza terminologica brillanti.La prova orale consiste in una discussione relativa agli argomenti trattati nel programma. Il colloquio orale di verifica dell’apprendimento prevede all’incirca la stessa struttura dell’esame scritto (tre domande relative ai tre moduli del corso), ma con la maggiore elasticità inevitabile nello scambio orale. La prova orale ha una durata media di 20 minuti.I criteri di attribuzione del voto nella prova orale sono analoghi a quelli della prova scritta, ferma restando la sostanziale differenza tra scritto e parlato nella pianificazione del discorso e nell’interazione.
Oltre alle lezioni realizzate dal Docente ed ai materiali didattici pubblicati in piattaforma, è obbligatorio lo studio dei seguenti testi:
Previo appuntamento (m.maione@unimarconi.it)